top of page

Opali Nobili: la magia del Play of Color

  • Writer: Dalla Stella Federico
    Dalla Stella Federico
  • Oct 17
  • 8 min read

Updated: Nov 17


Cos’è un opale nobile?


Opale Nobile Nero Lightning Ridge, Australia
Opale Nobile Nero, Lightning Ridge, Australia

L’opale nobile è una delle gemme più affascinanti e suggestive mai create dalla natura. Appartenente alla famiglia degli opali, si distingue da tutte le altre varietà per la sua straordinaria capacità di mostrare il cosiddetto Play of Color, un fenomeno ottico unico al mondo in cui bagliori, lampi e sfumature iridescenti sembrano danzare all’interno della pietra, mutando aspetto con il movimento della luce e dell’osservatore. Questa caratteristica lo rende immediatamente riconoscibile e immensamente desiderato sia in gemmologia sia in gioielleria artistica.





Opale Nobile di Welo, Etiopia, montato su pendente in Argento
Opale Nobile di Welo, Etiopia, montato su pendente in Argento

A differenza di molte altre gemme cristalline, l’opale è un mineraloide: non possiede cioè una struttura cristallina regolare, ma è composto da biossido di silicio idrato formatosi lentamente nel corso di milioni di anni. Questo processo avviene quando soluzioni ricche di silice, filtrando attraverso rocce porose o cavità vulcaniche, evaporano depositando strati microscopici di materiale. Con il passare del tempo, queste deposizioni si accumulano e solidificano, dando vita a un materiale di eccezionale complessità ottica e bellezza naturale.





Opale Nobile Nero di Welo, Etiopia, montato su pendente in Argento
Opale Nobile Nero di Welo, Etiopia, montato su pendente in Argento

Il nome “opale” ha origini antiche e affascinanti: deriva dal latino opalus e dal greco opallios, che significano “vedere un cambiamento”. Nell’antica Roma era considerato la gemma più preziosa e misteriosa, simbolo di speranza e di purezza, mentre nel Medioevo veniva ritenuto un talismano capace di portare fortuna e saggezza. In molte culture l’opale è stato associato alla luce divina e all’armonia cosmica, proprio per la sua capacità di racchiudere tutti i colori dello spettro visibile in un’unica pietra. Ogni singolo opale è irripetibile, nessuna pietra sarà mai identica a un’altra: questa unicità, combinata alla sua storia geologica millenaria, spiega perché gli opali nobili siano considerati tra le gemme più poetiche e affascinanti del pianeta.


Play of Color - Composizione chimica e struttura degli opali nobili


L’opale è un mineraloide (cioè non possiede una struttura cristallina regolare) composto da biossido di silicio idrato:


Formula chimica: SiO₂·nH₂O


Contiene generalmente tra il 3% e il 21% di acqua all’interno della sua struttura.


Ciò che rende l’opale nobile così speciale è la sua architettura interna microscopica: è formato da miliardi di microsfere di silice amorfa disposte in modo altamente ordinato e regolare. Quando la luce entra nella pietra, viene diffratta e scomposta in varie lunghezze d’onda, generando così il famoso Play of Color.


  • Dimensione delle microsfere: tra 150 e 300 nanometri.

  • Disposizione ordinata: determina la qualità e l’intensità dei colori.

  • Dimensione → colore: microsfere più grandi producono riflessi rossi e arancio, quelle più piccole blu e viola.


Questa struttura è ciò che distingue un opale nobile da un opale comune, che invece presenta microsfere disposte casualmente e quindi non mostra iridescenza.




Breve storia e località principali


Gli opali sono conosciuti e apprezzati da millenni: i Romani li consideravano simbolo di purezza e speranza, mentre in India erano ritenuti frammenti solidificati dell’arcobaleno.


Le aree più importanti al mondo per la produzione di opali nobili sono:


  • 🇦🇺 Australia: Patria storica dell’opale, produce circa il 90% degli opali mondiali. Le zone più famose sono:

    • Lightning Ridge (Nuovo Galles del Sud): considerata la capitale mondiale dell’opale nero e trasparente, produce gemme tra le più pregiate e rare per intensità, profondità e varietà di Play of Color. Gli opali di questa zona sono particolarmente apprezzati in alta gioielleria per la saturazione dei colori e la stabilità nel tempo.

    • Coober Pedy (South Australia): è uno dei giacimenti più produttivi e famosi al mondo, rinomato per i suoi opali bianchi e cristallini dal corpo chiaro e brillante. Queste pietre, spesso caratterizzate da un Play of Color vivido e omogeneo, sono molto versatili e largamente utilizzate in gioielleria classica.

    • Queensland: questo vasto distretto del nord-est australiano è celebre per i suoi boulder opal, formatisi in vene e cavità all’interno della matrice di ferro o arenaria. L’unione tra roccia ospite e opale crea contrasti naturali spettacolari, con colori spesso intensi e pattern dinamici, rendendoli molto ricercati da collezionisti e designer.

    • Andamooka (South Australia): uno dei giacimenti storici più antichi, scoperto negli anni ’30, famoso per i suoi opali bianchi, cristallini e matrix, in cui il Play of Color è diffuso all’interno della roccia. Questi esemplari, talvolta sottoposti a trattamenti per intensificarne il contrasto, sono apprezzati per l’estetica unica e l’importanza storica.


  • 🇪🇹 Etiopia: Entrata nel mercato solo nei primi anni 2000, ha conquistato rapidamente gemmologi e collezionisti con i suoi opali idrofani ad altissima brillantezza e spettacolari giochi di colore provenienti dalle regioni di Welo e Shewa.


  • 🇲🇽 Messico: Famoso per i suoi opali di fuoco, caratterizzati da un corpo trasparente o traslucido di colore arancione, rosso o giallo, dovuto alla presenza di ossidi di ferro. Spesso questi opali mostrano anche Play of Color e sono molto apprezzati sia come pietre da collezione che per la gioielleria artistica.


  • 🇭🇺 Ungheria: Storicamente importante nel commercio gemmologico europeo, è nota per i suoi opali lattiginosi e traslucidi provenienti dalla zona di Dubník, che furono tra i più apprezzati al mondo prima della scoperta dei giacimenti australiani nel XIX secolo.


  • 🇧🇷 Brasile: Nella regione di Pedro II (Stato del Piauí) si estraggono opali nobili con corpo chiaro e Play of Color vivido, spesso utilizzati in alta gioielleria. Pur con produzioni più limitate rispetto a Australia ed Etiopia, sono molto apprezzati per la loro trasparenza e purezza ottica.




Opale hydrophane (“opale secco”) vs non-hydrophane


Uno degli aspetti più importanti da conoscere è la distinzione tra opale hydrophane e non-hydrophane, soprattutto nel caso degli opali etiopi di Welo.


  • Opale hydrophane (opale secco): è una varietà naturale altamente porosa, capace di assorbire acqua modificando temporaneamente trasparenza e colore. Quando l’acqua evapora, ritorna esattamente al suo stato originale.

    • È stabile e ideale per il taglio e la lavorazione.

    • È il materiale più apprezzato e diffuso proveniente da Welo.


  • Opale non-hydrophane (Welo): questa varietà non assorbe acqua ma è spesso instabile all’aria. Tende a sviluppare fratture o a disidratarsi con il tempo, motivo per cui non è adatta al taglio. Per questo motivo, questi esemplari vengono solitamente collezionati grezzi e conservati immersi in acqua all’interno di barattoli, dove mantengono il loro aspetto originario.





Per quanto riguarda gli opali Australiani, la maggior parte è non-hydrophane, ma presenta una condizione di stabilità completamente diversa: sono generalmente molto più compatti, densi e stabili nel tempo, non necessitano di acqua e non mostrano i fenomeni di disidratazione osservabili in alcuni esemplari etiopi. Per questo motivo possono essere tagliati e montati in gioielleria con estrema sicurezza e durata nel tempo.


I principali pattern del Play of Color


Il fascino degli opali nobili non dipende solo dall’intensità o dalla gamma cromatica, ma anche dal pattern, il disegno con cui il colore appare sulla superficie. Ogni opale è unico, ma esistono alcuni pattern classici e ricercatissimi:


  • Harlequin (Arlecchino): uno dei più rari e preziosi, caratterizzato da grandi macchie quadrate o romboidali di colore disposte come un mosaico.

  • Honeycomb (Nido d'ape): pattern a celle esagonali o poligonali che ricordano un alveare.

  • Dragon Skin (Pelle di drago): texture irregolare simile alle scaglie di un rettile, spesso con colori profondi e cangianti.

  • Pinfire: minuscoli punti luminosi sparsi uniformemente sulla superficie.

  • Flashfire: lampi di colore più grandi e diffusi che appaiono e scompaiono muovendo la pietra.

  • Rolling Flash: grandi bande di colore che “rotolano” sulla superficie quando l’opale è inclinato.

  • Broad Flash: ampie aree luminose che cambiano colore in blocchi uniformi.

  • Script: linee sottili e intrecciate di colore che sembrano formare scritture antiche o calligrafie naturali.

  • Rainbow: bande o archi di colore distribuiti come un arcobaleno, spesso su tutta la superficie della pietra.

  • Flagstone: macchie piatte e irregolari che ricordano lastre di pietra sovrapposte.

  • Asterial: pattern stellare, con raggi colorati che si irradiano da un punto centrale, creando un effetto “stella”.





Ogni pattern racconta una storia diversa e può influenzare significativamente il valore della pietra, insieme a fattori come trasparenza, saturazione cromatica, direzionalità e purezza del corpo.


Lavorazioni e tecniche di taglio dell’opale


L’opale è una gemma dalla natura delicata e complessa, e la sua lavorazione richiede grande esperienza, precisione e sensibilità. A causa della struttura interna e della fragilità relativa rispetto ad altre gemme, la maggior parte degli opali nobili viene lavorata secondo tecniche specifiche, sviluppate nel tempo per esaltare al massimo il Play of Color e garantire stabilità e durata alla pietra.


  • Cabochon: è la forma di taglio più comune e tradizionale per l’opale. Prevede una base piatta e una superficie superiore bombata, che permette alla luce di penetrare e riflettersi all’interno della pietra, valorizzandone i colori e i pattern. Questo tipo di taglio è particolarmente indicato per opali con corpo solido e buona profondità cromatica.

  • Rosetta: molto utilizzata in passato, soprattutto nell’oreficeria ottocentesca, consiste in un taglio sfaccettato e rotondo simile a quello usato per le gemme trasparenti. Oggi è meno frequente, ma rimane apprezzato per pietre cristalline o con trasparenze elevate, soprattutto per esemplari antichi da collezione.

  • Doppietta: è una forma composita molto diffusa in gioielleria, ottenuta incollando uno strato sottile di opale naturale su una base di supporto, solitamente in basalto, quarzite o ossidiana. Questo metodo consente di utilizzare materiale sottile mantenendo comunque un effetto visivo intenso e un’ottima resistenza meccanica.

  • Tripletta: simile alla doppietta, ma con l’aggiunta di una terza parte: uno strato trasparente di quarzo o vetro nella parte superiore, che protegge l’opale e ne amplifica il gioco di colori. È una soluzione comune per gioielli destinati all’uso quotidiano, poiché aumenta notevolmente la durevolezza della pietra.

  • Intarsio e mosaico: tecniche più moderne che prevedono l’utilizzo di piccoli frammenti di opale assemblati insieme per creare superfici decorative complesse, spesso usate in gioielleria artistica o oggettistica di lusso.

  • Sculture e incisioni artistiche: in rari casi, opali di grandi dimensioni o con caratteristiche particolari vengono scolpiti o incisi a mano per creare pezzi unici, spesso destinati alla collezione o alla gioielleria d’arte.





La scelta della lavorazione dipende sempre da fattori come spessore, trasparenza, durezza, stabilità e valore estetico della pietra grezza. Ogni tecnica ha lo scopo di esaltare la bellezza naturale dell’opale, preservandone al tempo stesso la fragilità e rendendolo adatto all’uso finale, che sia da collezione, da montare in gioielli o da esposizione.


Conclusione


L’opale nobile è molto più di una gemma: è un fenomeno ottico naturale intrappolato nella pietra, il risultato di milioni di anni di silice deposta lentamente in cavità geologiche antiche.


Gli opali Etiopi di Welo, con la loro vibrante vivacità e la brillantezza quasi liquida, rappresentano la forma più giovane e vivace di questa gemma, mentre gli opali Australiani, con la loro stabilità millenaria e i colori profondi e stratificati, incarnano la tradizione e l’eleganza classica.


Entrambi raccontano una storia di luce, tempo e materia, offrendo a collezionisti, tagliatori e appassionati l’occasione di possedere un frammento di arcobaleno eterno. Ogni pietra è un universo irripetibile, un microcosmo di colore e forma che rende ogni opale davvero unico e inimitabile.


Scegliere un opale significa scegliere un pezzo di Terra che sa parlare di luce. Ed è proprio questo che rende gli opali nobili tra le gemme più affascinanti e poetiche mai create dalla natura.



Nota sulle immagini


Tutte le fotografie presenti in questa pagina sono realizzate da Angolo Vetusto Earth Stones e ritraggono opali naturali della nostra collezione, venduti o attualmente disponibili. Ogni immagine è originale, non di repertorio, e rappresenta l’autenticità e la varietà dei nostri esemplari.



Scopri la mia selezione speciale di Opali Nobili 100% naturali!


 
 
bottom of page